Zimbabwe – Osservatori Ue per le elezioni

di Enrico Casale
Emmerson Mnangagwa

L’Unione europea schiererà osservatori alle elezioni generali dello Zimbabwe previste a luglio. Bruxelles e Harare hanno firmato un memorandum che fissa le regole per l’attività di controllo delle elezioni.

Le elezioni saranno le prime del dopo Robert Mugabe, il presidente che ha guidato l’indipendenza del Paese nel 1980 ed è stato rimosso dal potere lo scorso novembre a seguito di una breve presa di potere militare. Il successore di Mugabe, il presidente Emmerson Mnangagwa, 75 anni, si si troverà di fronte Nelson Chamisa, 40 anni, dell’Mdc (Movimento per il cambiamento democratico).

Nell’era Mugabe, le elezioni erano caratterizzate da violenze, intimidazioni e corruzione. Da sedici anni, poi, lo Zimbabwe non accettava più di avere osservatori internazionali alle proprie elezioni. Mnangagwa ha invece promesso di volere un voto libero ed equo.

Questa apertura all’Unione europea si inserisce in un processo di ricollocamento dello Zimbabwe nel contesto internazionale. recentemente Harare ha avviato le pratiche per rientrare nel Commonwealth e si è riavvicinata anche all’ex potenza coloniale, la Gran Bretagna, da sempre osteggiata da Mugabe.

L’Unione europea ha accolto con favore la disponibilità dello Zimbabwe. «L’Ue guarda con piacere all’impegno del governo di organizzare elezioni pacifiche, credibili, inclusive e trasparenti – ha dichiarato Philippe Van Damme, capo della delegazione Ue nello Zimbabwe -. È un passo positivo il desiderio del nuovo governo di avere trasparenza nel processo elettorale  invitando diversi osservatori internazionali a verificare che  le nostre elezioni si svolgano in modo corretto».

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