Russia. Calcio, cinque nazionali africane in campo

di Enrico Casale
nigeria

L’Italia non ci sarà, ma l’Africa sì. Ai mondiali di calcio che iniziano domani 14 giugno in Russia, il continente si presenta con cinque formazioni. Difficile prevedere per loro la vittoria finale, ma in questi anni il calcio africano è cresciuto e le sue nazionali possono comunque essere protagoniste e difficili clienti per chiunque.

Sulla carta è l’Egitto il migliore team dell’Africa. Mohamed Salah, la sua stella che milita nel Liverpool (ma ha giocato anche nella Roma) può portare in alto i Faraoni. Anche perché, oltre a Salah, scenderanno in campo anche Ahmed Hassan del Braga, El Nenny dell’Arsenal e El Mohamady, oltre al mai domo Essam El Hadary, che giocherà nonostante i suoi 45enne. Il girone è assolutamente alla portata: l’Arabia Saudita può essere battuta, la Russia non è un ostacolo insormontabile. L’unica formazione veramente temibile è l’Uruguay. L’Egitto vanta solo due presenze ai mondiali nel 1934 (ottavi di finale) e nel 1990 (eliminato al primo turno).

Dal Nordafrica arriveranno anche Marocco e Tunisia. Il Marocco torna ai Mondiali dopo venti anni dall’ultima partecipazione.Quest’anno la squadra è molto motivata e può puntare su giocatori di qualità come Benatia (Juventus), El Kaddouri, Munir, Dirar e Obbadi. Il girone è però molto difficile. I Leoni dell’Atlante dovranno vedersela con Spagna e Portogallo. Due formazioni queste ultime temibilissime. A differenza dell’Egitto, il Marocco vanta quattro partecipazioni ai mondiali. Nell’86 è giunto agli ottavi.

La Tunisia è forse la meno competitiva delle formazioni africane. Le Aquile di Cartagine si sono sempre fermate al primo turno del mondiale e anche questa volta, dovendo affrontare Inghilterra e Belgio, rischiano di non andare oltre. Ma le Aquile venderanno cara la pelle grazie ai centrocampisti Naim Sliti e Larry Azouni che giocano in Francia, Wahbi Khazri al Sunderland, il difensore Aymen Abdennour al Valencia.

Dall’Africa subsahariana arriveranno invece Nigeria e Senegal. Le Super Aquile nigeriane sono alla loro sesta partecipazione nelle ultime sette edizioni del mondiale: è la nazionale africana che con maggiore costanza è riuscita ad affacciarsi alla rassegna iridata e per ben tre volte si è qualificata agli ottavi di finale. Le Super Aquile purtroppo sono capitate nel girone della morte: l’Argentina di Messi, la solidissima Croazia di Mandzukic e l’esplosiva Islanda possono essere ostacoli difficili da superare. Da tenere sotto controllo: Victor Moses e Alex Iwobi che giocano al Chelsea e all’Arsenal e il centrocampista Joel Obi del Torino.

Il Senegal torna ai Mondiali dopo 16 anni e cercherà di sorprendere ancora una volta come nel 2002 quando volò addirittura ai quarti di finale. I Leoni della Teranga si sono sempre distinti per la loro aggressività e combattività e sono pronti a sognare in grande. L’uomo simbolo è Sadio Mané, strepitoso attaccante del Liverpool ma la squadra ha tanta qualità: M’Baye Niang del Torino, Keita Diao del Monaco, Diafra Sakho del Rennes senza dimenticarsi di ottimi centrocampisti come Idrissa Gueye dell’Eveton, il capitano Cheikhou Kouyaté del West Ham e il difensore Kalidou Koulibaly del Napoli. Il girone è complicato con Colombia, Polonia e Giappone.

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