Entro i prossimi due anni, l’Uganda intende quasi raddoppiare la capacità installata sulla rete elettrica nazionale per far fronte al deficit energetico che attualmente ostacola l’industrializzazione del Paese.
A dirlo è stato il ministro delle Finanze ugandese, Matia Kasaija, leggendo in Parlamento a Kampala la legge di bilancio per il prossimo anno fiscale da cui è emerso l’obiettivo del governo di aggiungere nei prossimi due anni 783 megawatt alla rete elettrica nazionale, che andrebbero a sommarsi ai 930 MW attualmente disponibili.
In base a quel che viene reso noto, l’aumento della capacità installata sarebbe generata dagli impianti idroelettrici in costruzione a Karuma (600 MW) e Isimba (183 MW), entrambi finanziati dalla Cina.
“E’ fondamentale investire nella rete di trasmissione e distribuzione dell’elettricità per rifornire le industrie e gli altri consumatori – ha detto Kasaija – Il mix energetico dovrà inoltre essere ulteriormente diversificato per incrementare il contributo delle rinnovabili, soprattutto nelle aree non raggiunte dalla rete nazionale”.
Tra le priorità individuate dal ministro nella legge di bilancio, l’espansione delle reti di trasmissione e distribuzione soprattutto verso le zone industriali e i centri rurali del Paese, la promozione di una maggiore efficienza energetica e contrastare le azioni di vandalismo al fine di riuscire a diminuire il costo dell’elettricità e attirare in questo modo maggiori investimenti per sostenere gli sforzi di industrializzazione.
[Redazione InfoAfrica]