L’attentato avvenuto sabato scorso nella città di Bulawayo contro il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, sarebbe opera di un gruppo di dissidenti favorevole all’ascesa politica di Grace Mugabe, moglie dell’ex presidente deposto, Robert Mugabe. E’ quanto sostiene lo stesso Mnangagwa che in una intervista alla Bbc ha accusato il gruppo conosciuto come Generation 40 o G40, una fazione del suo partito, lo Zanu-Pf, legata alla ex first lady, di aver provocato l’esplosione che ha causato due morti e circa 40 feriti. Nello scorso novembre Robert Mugabe fu rimosso dal potere con un colpo realizzato dai militari preoccupati dal fatto che Grace – soprannominata Dis-Grace per la sua propensione a spendere somme folli in abbigliamento – potesse “ereditare” il potere del marito, 93 anni e al suo settimo mandato presidenziale.
L’ipotesi del presidente Mnangawa è inquietante. In effetti Grace aveva qualche fedele nell’entourage governativo del marito. Personaggi che stavano, evidentemente, preparandosi un futuro dopo la morte del vecchio dittatore. L’attentato, tra l’altro avviene ad un mese dalle elezioni indette da Emmerson Mnangawa.
(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)