La società civile marocchina è scesa in strada dopo il verdetto a carico dei militanti di Hirak, il movimento di protesta che ha scosso il Rif nel 2016 e nel 2017. Nasser Zefzafi, leader del movimento di protesta del Rif, imprigionato per oltre un anno, è stato processato a Casablanca con 53 coimputati. È stato condannato a vent’anni di prigione per «cospirazione» e perché avrebbe «minato la sicurezza dello Stato».
Mercoledì a Casablanca i gruppi di difesa dei diritti umani hanno organizzato una manifestazione di protesta contro queste sentenze ritenute infondate. «Giustizia rubata», «Democrazia calpestata» erano gli slogan dei manifestanti che denunciavano una regressione dei diritti umani. Saida Roussi, avvocato di Casablanca, fa parte del comitato di supporto per i detenuti: «Si sta tornando indietro di anni. Il giudizio è una vendetta perché questi riffani difendevano pretese legittime. Sono innocenti, innocenti!».