E’ il Paese più ricco d’Africa in termini di prodotto interno lordo (Pil) ma è anche quello che ospita il più gran numero di persone che vivono nella povertà estrema: la Nigeria, secondo l’ultimo rapporto di World Poverty Clock del World Data Lab di Vienna, conta infatti 87 milioni di abitanti in estrema povertà, un numero che colloca la nazione dell’Africa Occidentale in vetta alla classifica mondiale.
Fino all’anno scorso il triste primato spettava all’India, che annovera quest’anno 73 milioni di persone in situazione di povertà estrema, ovvero con un reddito di 1,25 dollari al giorno. Ma se in India le statistiche dimostrano un fenomeno in diminuzione, l’andamento della povertà in Nigeria segue un trend inverso, con un aumento di quasi 6 persone al minuto.
Paragonato alla popolazione totale – quasi 197 milioni di abitanti – il dato mette in evidenza che il 44,2% della popolazione è in situazione di estrema povertà. Il paradosso salta agli occhi quando si pensa che la Nigeria è la nazione d’origine del miliardario più ricco del continente, l’uomo d’affari Aliko Dangote, e quella dove cresce un’elite di benestanti sempre più ricchi. Se il ritmo del deterioramento della situazione rimanesse uguale nei prossimi anni, si arriverebbe a 119,766,229 nigeriani in estrema povertà nel 2030. Se il conflitto con il gruppo terroristico Boko Haram sembra inevitabilmente legato a un deterioramento della qualità della vita dei nigeriani, non è messa in evidenza la correlazione tra i due fenomeni.
A seguire la Nigeria nella classifica africana dell’estrema povertà sono la Repubblica Democratica del Congo, con 60,9 milioni di abitanti in forte disagio, l’Etiopia – una delle economie più dinamiche degli ultimi anni – con 23,9 milioni, e la Tanzania, con 19,9 milioni.
Nel mondo, secondo gli stessi analisti, vivono nell’estrema povertà 643,527,400 persone, ovvero l’8% della popolazione mondiale.
[Redazione InfoAfrica]