Fly Rocket Fly, il sogno spaziale di Mobutu

di AFRICA

Per chi fosse interessato ai retroscena del surreale incontro tra la Orbital Transport and Rockets (OTRAG) prima attività commerciale nata per sviluppare tecnologia missilistica low cost e l’ambiziosa e fallimentare conquista dello spazio di Mobutu, suggeriamo il documentario Fly Rocket Fly di Oliver Schwem presentato in anteprima mondiale al Festival di Monaco.

Nel 1975 Lutz Kaiser, supportato da un entusiasta gruppo di scienziati, fonda a Stoccarda la OTRAG e, non potendo testare i suoi razzi in Europa, firma un contratto con Mobutu Sese Seko, per l’uso illimitato di 100.000 km² di territorio congolese a scopo di test e lancio di razzi.

Qui, in piena febbre da conquista dello spazio, Kaiser costruisce la sua privata e folle base di lancio con annessa macelleria privata e piantagione di marijuana.

Le grottesche immagini di Mobutu che assiste e commenta il disastroso lancio del razzo si possono ritrovare su Youtube ma il documentario, con struttura classica e in rigoroso ordine cronologico, racconta la genesi dell’avventura, aggiungendo alle immagini dell’ingegnere aerospaziale Frank Wukasch (che ha documentato tutti i progetti embrionali di Kayser con la sua videocamera Hasselblad) video privati, voci fuori campo, filmati di archivio e interviste contemporanee. L’elegante montaggio di Helmar Jungmann crea atmosfere da thriller mantenendo l’aspetto farsesco della vicenda.

Il film solleva le importanti questioni etiche connesse ad una campo scientifico profondamente influenzata dalla politica e dall’economia. Intorno a Kaiser infatti si muovono altre figure altamente controverse quali Wernher von Braun e Kurt H Debus celebri creatori, con radici nell’era nazista, della famigerata bomba volante V-2 e contemporaneamente impegnati in OTRAG e nel programma spaziale statunitense per l’esercito americano e la NASA.

Stranamente Schwehm si concentra solo sull’avventura congolese di Kaiser (tralasciando i suoi 28 anni di permanenza in Libia e la sua amicizia con l’ex dittatore Muammar Gheddafi) che è scomparso poco dopo il completamente del film.

Mentre l’avventura spaziale di Mobutu era già stata raccontata in un fumetto, il cortometraggio Afronauts di Frances Bodomo del 2014, ricostruisce con stile poetico e visionario l’artigianale accademia spaziale di Edward Makuka Nkoloso, insegnante di scienza dello Zambia. Un’altra utopia spaziale africana finita in polvere di stelle.

(Simona Cella)

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