Duecento cinquanta milioni di dollari per ristrutturare la diga di Kariba, a rischio cedimento, potenziale minaccia per la vita di 3,5 milioni di persone stabilite lunghe le rive del fiume Zambesi. E’questo l’impegno congiunto di Zimbabwe e Zambia, annunciato dalla stampa locale dei due paesi confinanti. E’ proprio sulla frontiera tra i due paesi che sorge la diga, alta 128 metri, che a 50 anni dalla costruzione necessità di lavori di riabilitazione.
Un cantiere che potrebbe essere aperto all’inizio del 2015, anche con il contributo della Banca di sviluppo africana, tramite un dono di 36 milioni di dollari dalla sua sede di Harare e un prestito agevolato a favore di Lusaka.
Lo scorso marzo un sopralluogo di esperti ha evidenziato gravi difetti strutturali della diga che impongono una ristrutturazione della parete principale, a rischio cedimento.
Oltre a Zimbabwe e Zambia, la diga di Kariba copre una parte significativa del fabbisogno in energia elettrica del Mozambico e del Malawi. Sul potenziamento della centrale idroelettrica stanno investendo anche i cinesi; lo scorso anno Exim Bank ha concesso ad Harare un prestito agevolato di 319,5 milioni di dollari. – Misna