2002. Saartjie Baartman era una giovane khoisan dall’accentuata steatopigia. Portata a Londra nel 1810, vi inaugurò la stagione degli “zoo umani”. Morta sei anni dopo a Parigi, i suoi resti (cervello e vulva) sono rimasti esposti al Museé de l’Homme fino al 1974. Vengono rimpatriati su richiesta del governo sudafricano.
«Sono venuta a strapparti all’infelicità
Lontano dagli occhi taglienti dell’uomo divenuto mostro
Che abita nelle tenebre
Con i suoi artigli di imperialista razzista
Che seziona il tuo corpo pezzo per pezzo
Che paragona la tua anima a quella di Satana
E si prende per il Dio assoluto!
Sono venuta a dare pace al tuo cuore appesantito».
(Diana Ferrus, poetessa sudafricana khoisan)
Foto: locandina del film di Abdellatif Kechiche, Vénus noire