Appena ricominciati, i negoziati nella capitale etiope di Addis Abeba per trovare una soluzione al conflitto in corso da quasi nove mesi in Sud Sudan sono stati sospesi il giorno immediatamente successivo alla loro ripresa a causa della mancata partecipazione dei rappresentanti della fazione ribelle riunitasi intorno alla figura dell’ex vice-presidente Riek Machar.
A renderlo noto è stata l’Autorità inter-governativa per lo sviluppo (IGAD), che si occupa di guidare le mediazioni tra i ribelli e i rappresentanti del governo di Juba rimasti fedeli al presidente Salva Kiir.
Una riunione d’emergenza dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell’organizzazione regionale che si trovavano a Washington D.C. per partecipare al vertice USA-Africa si è svolta ieri sera alla presenza del Segretario di Stato statunitense John Kerry per individuare le misure da applicare nei confronti dei leader del movimento ribelle.
I colloqui di pace tra la fazione ribelle e i rappresentanti del governo sud-sudanese sarebbero dovuti ricominciare martedì e, in base alle intenzioni dell’IGAD, si sarebbero dovuti concludere entro il 10 agosto con la firma di un accordo di pace comprensivo e l’avvio dei negoziati per la formazione di un governo di unità nazionale. * Michele Vollaro – Atlasweb