Trump pone nuove condizioni per revocare le sanzioni allo Zimbabwe

di Raffaele Masto

Gli Stati Uniti hanno richiesto nuove condizioni per revocare le sanzioni allo Zimbabwe imposte dieci anni contro l’allora presidente Robert Mugabe che aveva confiscato le terre di molti farmers bianchi. Il neo presidente Emmerson Mnangawa aveva sperato che il cambio di regime, avvenuto con la deposizione, di fatto, di Mugabe, avrebbe portato all’annullamento automatico della sanzioni. Il presidente Trump invece ha posto nuove condizioni, le seguenti: che il risultato delle elezioni sia accetatto da tutti, cosa che è già impossibile visto che lo sconfitto Nelson Chamisa non ha riconosciuto il risultato e ha presentato ricorso alla Corte Suprema. Inoltre gli Stati Uniti chiedono che la neutralità dell’esercito sia effettiva e che questi rispetti i diritti e le libertà fondamentali della popolazione. Subito dopo le elezioni c’erano stati scontri nei quali l’esercito era intervenuto e c’erano stati tre morti. Un altra ingiunzione al nuovo governo è che ci sia il rispetto delle opposizioni da parte del governo.

Quando è entrato in carica, nel novembre del 2017, il governo di Emmerson Mnangawa si è impegnato per ricostruire l’economia del paese e rispettare le libertà fondamentali e aveva immediatamente annunciato nuove elezioni che si sono svolte nell’arco di un anno come annunciato.

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