Non ci sarà esproprio delle terre senza compensazione in Sudafrica. A ribadirlo, secondo quanto riporta il Times locale, è stato Gwede Mantashe, segretario generale del partito di maggioranza African National Congress (ANC).
“Se le vostre terre saranno vendute, sarà fatto con un compenso – ha detto l’uomo politico parlando ad un gruppo di agricoltori che coltivano le terre per uso commerciale – e le vostre terre non saranno prese senza risarcimento”.
Mantashe ha spiegato che tra le aspettative degli aspiranti proprietari di terre e gli interessi degli imprenditori agricoli deve esserci un bilanciamento, ma che il problema – rimasto pendente fin dalla fine del regime dell’apartheid – deve essere affrontato.
“Tutti i sudafricani – ritiene il segretario generale dell’ANC – devono avere accesso alla terra” e non potrà accadere che il partito “non faccia nulla per via della paura”. Si tratta, ha chiarito Mantashe, “di superare la paura”.
Promessa fin dall’avvento dell’ANC al governo, la ridistribuzione delle terre a vantaggio dei neri che ne erano stati espropriati durante gli anni della segregazione ha finora proceduto a rilento.
Alle ultime elezioni generali, il tema dell’espropriazione senza compensazione delle terre dei latifondisti – ancora in grande maggioranza bianchi – è stato fatto proprio dal partito radicale degli Economic Freedom Fighters (EFF) di Julius Malema, che hanno spesso dichiarato di ispirarsi ai programmi messi in opera in questo campo da Robert Mugabe nel confinante Zimbabwe. Nel voto dello scorso 7 maggio, gli EFF hanno raccolto il 6,35% dei voti. – Atlasweb
