Sei cellule dei Fratelli musulmani, con 40 membri, sono state smantellate dalle forze di sicurezza del Cairo. I militanti intendevano compiere una serie di atti di sabotaggio contro la rete elettrica in tutto il paese. Lo ha comunicato il generale Hani Abdul Latif, portavoce del ministero dell’Interno. Le cellule erano parte di un piano di attentati che prevedeva scontri con le forze dell’ordine, attacchi a posti di polizia, sabotaggi a tralicci e centrali elettriche, ha aggiunto Latif. Secondo il portavoce, le informazioni relative ai punti “sensibili” della rete elettrica erano state fornite da membri della Fratellanza che lavorano impiegati del ministero dell’Energia. I 40 arrestati hanno ammesso che il piano mirava a far precipitare il paese in una crisi energetica.
Grazie alle informazioni raccolte dagli interrogatori degli arrestati, la polizia ha fatto irruzione in negozi e abitazioni di membri della Fratellanza, dove ha rinvenuto armi automatiche, munizioni, detonatori e timer. In casa di uno degli arrestati, Taha al Salhob, sono state trovate mappe con la dislocazione di tralicci, centrali e trasformatori in tutto il paese. Negli ultimi giorni in Egitto sono stati fatti saltare una decina di tralicci dell’alta tensione e infrastrutture per le comunicazioni, con l’obiettivo di far nascere nel paese un clima sfavorevole nei confronti del governo e del presidente Abdul Fatah al Sisi, ha detto il portavoce.(AGI) .