Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi «ha ribadito l’impegno dell’Egitto a scoprire la verità circa questo crimine e ha portare i suoi perpetratori davanti alla Giustizia»: lo riferisce un comunicato della presidenza egiziana dando conto del colloquio fra Sisi e il premier Giuseppe Conte a New York che ha riguardato anche la tortura e l’uccisione del ricercatore Giulio Regeni.
Dell’incontro aveva già riferito ieri lo stesso premier Conte dagli Usa. Nell’incontro di ieri a New York con il premier Giuseppe Conte a margine dell’assemblea generale dell’Onu – afferma il comunicato, che cita il portavoce presidenziale Bassam Radi – il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha sottolineato le storiche relazioni fra il popolo egiziano e quello italiano e ha elogiato il «notevole progresso nelle relazioni bilaterali». Sisi ha sottolineato anche «il positivo risultato delle visite ad alto livello» italiane «al Cairo nell’ultimo periodo e ha affermato il desiderio di spingere le relazioni bilaterali e la cooperazione ad un più alto livello». L’incontro è stato il primo fra le due parti da quando Conte ha assunto l’incarico a maggio, nota il comunicato riferendo che Sisi ha fatto al premier le proprie congratulazioni.
Il colloquio ha affrontato «una serie di dossier che sono connessi alle relazioni bilaterali e che puntellano la cooperazione soprattutto nei campi dell’economia, del commercio e degli investimenti», riferisce la nota sempre citando il portavoce.
La discussione ha riguardato anche «un ampio spettro di questioni in relazione alla situazione regionale, alla lotta al terrorismo e all’immigrazione illegale, oltre che le crisi in Libia e Siria», ha aggiunto Radi.