Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha concluso la sua visita ad Asmara, seconda e ultima tappa del suo viaggio nel Corno d’Africa, dove ha incontrato il presidente Isaias Afwerki. Nel corso dell’incontro, come riferito su Twitter dal portavoce del governo eritreo Yemane Meskel, Conte ha elogiato le «nuove dinamiche positive» nella regione che porteranno a «una nuova era di pace e prosperità per il Corno d’Africa e non solo». L’Italia, ha aggiunto il premier italiano, è pronta a fare la sua parte «nella promozione degli investimenti, dei progetti di cooperazione, dei programmi educativi e della formazione tecnico-professionale».
La visita di Conte in Eritrea segue quella effettuata in Etiopia, dove ha incontrato il primo ministro Abiy Ahmed, il vicepresidente della Commissione dell’Unione africana (Ua), Kwesi Quartey, e gli esponenti della comunità italiana, oltre a visitare i laboratori della cooperativa Ethio-International Footwear Cluster, progetto finanziato dalla Cooperazione italiana in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido), e agli stabilimenti della Iveco/Amce.
Prima della visita di Conte, l’ultimo presidente del Consiglio a recarsi nel Corno d’Africa era stato Matteo Renzi nel luglio 2015, quando partecipò alla terza Conferenza internazionale sul finanziamento allo sviluppo, ad Addis Abeba, mentre nel marzo 2016 era stata la volta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sia in Etiopia che in Eritrea l’Italia esercita un ruolo di primo piano in diversi settori fra cui quello dell’istruzione, come dimostra la presenza di due grandi scuole italiane statali ad Addis Abeba e ad Asmara, e della cooperazione allo sviluppo: nel biennio 2017-2018 l’Italia ha donato oltre 81 milioni di euro per interventi di sviluppo e umanitari in Etiopia, Somalia ed Eritrea, e ha erogato crediti di aiuto all’Etiopia pari a 47 milioni di euro.