Un uomo, condannato per il coinvolgimento nel più micidiale attentato nella storia della Somalia, è stato giustiziato nel primo anniversario dell’esplosione. Hassan Adan Isak aveva guidato uno dei veicoli coinvolti nell’attacco alla capitale, Mogadiscio. Quasi 600 persone erano state uccise quando il camion, pieno di esplosivi, è stato fatto detonare in uno degli incroci più trafficati della città.
Domenica 14 ottobre, si è tenuta una cerimonia commemorativa e lo svincolo è stato ribattezzato «14 ottobre» in memoria di coloro che sono morti. Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, anche se i corrispondenti locali sostengono che tutte le indicazioni portano al gruppo militante islamico al Shabaab.
Gli attentati però continuano. Sabato sera, due attentatori suicidi hanno ucciso 20 persone a Baidoa, nel Sud-Ovest del paese. Dozzine i feriti. Al Shabaab ha rivendicato l’attacco. Nel frattempo, il primo volo commerciale tra la capitale etiopica Addis Abeba e Mogadiscio è diventato operativo dopo 41 anni di assenza di collegamenti.