I ricercatori hanno individuato un nuovo metodo di localizzazione per rintracciare gli elefanti che utilizza le vibrazioni che essi emettono muovendosi.
Come riportato dalla BBC, sono stati i ricercatori di Oxford, Beth Mortimer e Tarje Nissen-Meyer, a pensare al fatto che le vibrazioni generate dal movimento degli enormi pachidermi unite alle loro vocalizzazioni potessero essere usate per tracciarli sfruttando tecnologie e tecniche che vengono usate per lo studio dei terremoti.
La nuova tecnica è stata presentata al TEDWomen in corso in questi giorni in California. È stato spiegato come le onde sismiche degli elefanti possono propagarsi nel terreno per quattro miglia.
Attraverso strumenti come i geofoni e software che utilizzano modelli sismici, hanno condotto diversi test in Kenya e, basandosi su un algoritmo che tiene conto anche della diversità dei suoli calpestati, sono in grado di rintracciarli con sorprendente precisione.
Questo metodo potrebbe essere uno strumento molto utile per proteggerli dal bracconaggio e per studiare i loro comportamenti.