In Libia, la commissione elettorale ha dichiarato di non avere fondi per preparare il referendum sulla nuova Costituzione e le prossime elezioni generali. La commissione ha quindi chiesto al governo 28,7 milioni di dollari.
Il parlamento con sede a Tripoli, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha adottato una legge che dovrebbe essere il primo passo verso il referendum e le elezioni generali. Una risposta alle accuse delle Nazioni Unite che sostenevano che i tripolini volevano bloccare l’organizzazione del processo elettorale.
Le potenze occidentali e le Nazioni Unite sperano che elezioni locali, legislative e presidenziali si possano tenere il prossimo giugno dopo un referendum su un progetto di Costituzione che spiana la strada alla fine del conflitto che è emerso dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011.