Grazie alla mediazione della Germania, il governo sudanese e i ribelli del Darfur hanno raggiunto un accordo per l’avvio di negoziati di pace formali e il cessate il fuoco che è stato firmato a Berlino giovedì. Come riportato da Agenzia Nova, è stato il ministero degli Esteri tedesco ad annunciarlo tramite un comunicato.
L’intesa è denominata “Accordo preliminare per la ripresa del processo di pace” ed è stata firmata dalle parti in conflitto in Sudan e da Jeremiah Mambolo, rappresentante speciale comune dell’operazione congiunta condotta dall’Unione africana e dall’Onu nel Darfur. L’accordo prevede che i negoziati di pace formali tra il governo Khartoum e gli insorti del Darfur abbiano inizio a gennaio del 2019 e vengano diretti dal Qatar. Alla firma dell’accordo hanno presenziato il segretario di Stato agli Esteri tedesco, Walter Lindner, e l’inviato speciale del Qatar per il contrasto al terrorismo e la mediazione nella risoluzione dei conflitti, Mutlaq al Qahtani. Erano, inoltre, presenti rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Ue che hanno “seguito e sostenuto attivamente il processo di pace” in Sudan.
Per il ministero degli Esteri tedesco, l’accordo raggiunto tra il governo di Khartum e i ribelli del Darfur “pone le basi per la ripresa dei negoziati di pace formali” tra le due parti. L’intesa segna, quindi, “la fine di un processo di mediazione informale tra il governo sudanese e due gruppi armati del Darfur”. Durata più di due anni, l’iniziativa è stata guidata dal ministero degli Esteri tedesco con il sostegno della Fondazione Berghof.