L’Etiopia ha iniziato a ritirare le sue truppe dai territori contesi al confine con l’Eritrea, nel rispetto dell’accordo di pace siglato dai due Paesi a luglio.
L’intesa ha posto fine a due decenni di tensioni sui confini. Tensioni che hanno provocato la morte di decine di migliaia di persone. I due Paesi hanno combattuto un’aspra guerra tra il 1998 e il 2000. Nonostante un accordo di pace concordato due anni dopo ad Algeri, le relazioni tra le due nazioni del Corno d’Africa sono rimaste tese.
A luglio, il primo ministro Abiy Ahmed che ha introdotto numerose riforme in Etiopia ha teso la mano all’Eritrea e ha proposto al presidente Isaias Afeworki di ripristinare i normali rapporti diplomatici. Il governo di Asmara ha accettato la proposta. Ne è nata un’intesa che, oltre al ritiro delle truppe dai confini, prevede la possibilità che i gruppi di esuli nei rispettivi Paesi possano ritornare in patria.
I critici, tuttavia, affermano che, nonostante l’accordo di pace, in Eritrea è cambiato molto poco e che, nonostante le aperture verso l’Etiopia, rimane il Paese più segreto e isolato dell’Africa.