L’Angola è stato nel 2013 l’unico Paese dell’Africa ad avere realizzato più investimenti all’estero (e soprattutto in Portogallo) rispetto a quanti che abbia ricevuti dall’estero.
E’ quel che emerge da alcuni dati della Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e lo sviluppo (UNCTAD) citati dall’agenzia di stampa specializzata Bloomberg.
In base a questi stessi dati i Paesi che lo scorso anno hanno invece attirato, a parità di popolazione, più investimenti dall’estero sono invece Gabon, Repubblica del Congo, Namibia, Mauritania, Liberia, Mozambico e Sao Tomé e Principe.
La maggior parte degli investimenti realizzati all’estero dall’Angola sono dovuti soprattutto all’impegno internazionale della compagnia petrolifera statale Sonangol, che controlla indirettamente circa un terzo del capitale della portoghese GALP Energia, ha avviato importanti operazioni esplorative in Brasile ed è presente nel settore della logistica e della distribuzione a Sao Tomé e Principe e a Capo Verde.
Oltre che al settore dell’energia, Sonangol è stata particolarmente attiva anche nel settore bancario diventando il principale azionista della più grande banca privata portoghese, la Millennium BCP.
I media che riportano i dati dell’UNCTAD sottolineano tutti come il fatto che l’Angola sia ormai un Paese da cui partono gli investimenti diretti all’estero sia particolarmente sorprendente, considerando gli investimenti necessari per i numerosi progetti infrastrutturali e d’esplorazione di idrocarburi realizzati in in questi ultimi anni in Angola stesso. * Michele Vollaro – Atlasweb