Cinque nuovi Paesi africani sono entrati a far parte dei membri della Banca asiatica d’investimento per le infrastrutture (AIIB), fondata a Pechino nell’ottobre 2014 con l’obiettivo di affermarsi come un’istituzione finanziaria internazionale.
Il consiglio direttivo della Banca ha infatti approvato l’ingresso del Togo, del Ghana, dell’Algeria, della Tunisia e del Marocco. Con l’arrivo anche della Serbia, l’AIIB conta oggi 93 membri.
L’AIIB, un’alternativa alle altre grandi istituzioni finanziarie internazionali, ha come obiettivi lo sviluppo di infrastrutture sostenibili, le connessioni regionali (terrestri, marittime, telecomunicazioni…) e l’accumulo di capitali privati. I settori prioritari in cui intende intervenire a sostegno di progetti sono le infrastrutture rurali, l’energia, la protezione dell’ambiente, i trasporti, l’agricoltura e le telecomunicazioni, l’acqua, lo sviluppo urbano e logistico.
Nel 2017, l’Aibb ha finanziato 22 progetti per 2,7 miliardi di dollari.
“I Paesi asiatici e i Paesi africani hanno edificato relazioni solide. Di recente, la Cina è diventata secondo investitore in Africa. Dobbiamo rafforzare questo partenariato tra l’Africa, la Cina e gli altri Paesi asiatici. Noi siamo pronti a finanziare progetti in Africa, nell’interesse di tutte le parti coinvolte. L’Africa ha bisogno di sviluppare le proprie capacità industriali agricole per arrivare ad un’economia più sviluppata” ha commentato il presidente dell’Aibb, Jin Liqun.
Nata come banca che puntava sulla costruzione di infrastrutture nella regione Asia-Pacifico, AIIB sta ora cercando nuove opportunità per realizzare progetti al di fuori dell’Asia, oltre ad ampliare i suoi investimenti in nuove aree. Nel 2017, la banca ha approvato il suo primo prestito sovrano al di fuori dell’Asia, nel tentativo di aiutare il governo egiziano a costruire centrali solari.
[Redazione InfoAfrica]