Sarebbero stati rapiti. È questa l’ipotesi sollevata dal governo canadese per spiegare la scomparsa in Burkina Faso di Edith Blais e Luca Tacchetto. Il ministero degli Esteri di Ottawa tuttavia ha precisato ai media locali di non poter confermare al momento che i due giovani sono stati sequestrati e resta molto cauto nelle comunicazioni, per non ostacolare in alcun modo le indagini. Il governo canadese ha creato una pagina Facebook per raccogliere informazioni, dove stanno pervenendo «molte offerte di aiuto».
Tacchetto, originario di Vigonza (Padova) e figlio dell’ex sindaco della città era partito in auto con Edith, conosciuta durante l’Erasmus in Canada, ai primi di dicembre. Dopo aver passato lo Stretto di Gibilterra ed essere sbarcati in Marocco si sono diretti verso sud: obiettivo finale del viaggio il Togo, dove risiede una coppia di amici conosciuti in un precedente viaggio e ai quali il ragazzo aveva promesso un aiuto per la costruzione di un villaggio per la popolazione più disagiata.
Le ultime foto postate da Edith il 15 dicembre mostrano i due sorridenti e abbracciati, scatti del viaggio, una cena a casa di un amico francese a Bobo-Dioulasso, la seconda città del Burkina Faso, e un breve video in un locale dopo cena. Il francese, Robert, rintracciato dalla famiglia di Luca, ha detto di aver consigliato alla coppia un’escursione in un parco naturale a un centinaio di chilometri dalla città. Da quel momento, il silenzio.
Sul posto si sta dando da fare Patrick Gagnon, imprenditore canadese residente nel Paese africano da 7 anni che si è lanciato nelle ricerche dei due giovani e ha deciso di offrire una ricompensa a chiunque sia in grado di fornire informazioni. Gagnon ha raccontato di aver avuto un incontro in mattinata presso l’ambasciata del Canada per confrontarsi sulle informazioni reperite e coordinare le ricerche.
«Sembra sempre più che si tratti di un rapimento – ha dichiarato – purtroppo tutto il Burkina Faso è pericoloso in questo periodo». Intanto via social è stata organizzata per questa sera una fiaccolata a Vigonza.
Tabulati telefonici, prelievi di denaro, pagamenti, passaggi autostradali: sono questi gli elementi di indagine finiti nel fascicolo aperto dalla Procura della repubblica di Padova in merito alla scomparsa del giovane padovano. La Procura territoriale ha delegato ai carabinieri di raccogliere una serie di accertamenti utili a tracciare il percorso dei due ragazzi sul territorio nazionale.