I Paesi membri del mercato comune dell’Africa orientale e meridionale (Comesa) hanno registrato una crescita del 3,6% degli investimenti esteri diretti (IDE) nel 2017, in controtendenza rispetto a quel che si è visto nel resto del continente dove gli afflussi in genere sono diminuiti.
Il rapporto Comesa Investment Trend 2018 mostra infatti che gli IDE verso la regione sono aumentati da 18,6 miliardi di dollari nel 2016 a 19,3 miliardi di dollari nel 2017, rappresentando il 46% del totale degli afflussi in Africa.
Uno scenario positivo che spicca ancora di più se confrontato al dato generale africano in calo del 21,4% (da 53,2 miliardi di dollari a 41,8) e determinato secondo più fonti dal calo dei prezzi delle materie prime.
L’Africa orientale emerge come la destinazione principale per gli IDE.
Il Kenya è stato tra i membri di Comesa che ha registrato gli aumenti più significativi ricevendo 671,7 milioni di dollari, rispetto ai 393,3 milioni del 2016 (una crescita del 70,8%).
Il Burundi ha registrato una crescita del 49,7%, nonostante la crisi politica che continua a gettare un’ombra sulle sue prospettive economiche.
Ottimi i risultati di Egitto ed Etiopia. In Egitto, dove gli afflussi di IDE sono stati valutati a 8,5 miliardi di dollari, i principali destinatari sono stati i settori del petrolio, dei servizi e manifatturiero.
Circa il 92% degli afflussi verso l’Etiopia, del valore di 3,5 miliardi, è entrato nel settore immobiliare e nelle attività commerciali, nella produzione e nelle costruzioni.
Redazione InfoAfrica