Le sanzioni che gli Stati Uniti hanno imposto allo Zimbabwe sono illegali e impediranno al Paese di ricevere il sostegno finanziario di istituzioni multinazionali. Lo ha detto all’agenzia di stampa «Sputnik» il presidente del partito al governo Zanu-Pf, Dickson Dzora.
«Quelle sono sanzioni illegali – ha detto -, non sono sanzioni delle Nazioni Unite: un Paese ha deciso di imporne a un altro in modo indipendente, e questa è una cosa che non capiamo. Washington sta semplicemente usando il suo potere, i suoi muscoli, in quelle istituzioni finanziarie multinazionali per bloccare qualsiasi supporto».
Il politico ha precisato che con il rinnovo delle sanzioni statunitensi Harare avrà difficoltà a ricevere prestiti da organizzazioni come la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale (Fmi) proprio a causa della mancanza del sostegno degli Stati Uniti.
La misura avrà un impatto negativo sullo Zimbabwe, ha ribadito Dzora, «perché gli Stati Uniti sono il principale contributore» di quegli organismi finanziari multilaterali, sui quali possono quindi «esercitare un controllo di gestione», applicando il loro diritto di veto ogni qual volta una risoluzione verrà messa al voto in quel contesto.
Lunedì il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha prorogato di un anno le sanzioni contro lo Zimbabwe, affermando che le politiche del nuovo governo continuano a rappresentare una “insolita e straordinaria” minaccia per la politica estera degli Stati Uniti.