In Repubblica democratica del Congo, un ranger del Virunga National Park è stato ucciso giovedì da degli uomini ancora non identificati. Freddy Mahamba è morto mentre stava svolgendo un pattugliamento di routine. Si tratta dell’ennesimo caso che ha messo di nuovo in allarme le autorità del parco.
Secondo quanto riferito dal direttore dell’Istituto congolese per la conservazione della natura (ICCN), Cosma Wilungula Balongelwa, la sua pattuglia sarebbe finita in un’imboscata del gruppo ribelle Mai-Mai che nel parco agisce uccidendo e trafficando animali.
Nel Parco nazionale dei Virunga, la più antica riserva naturale del continente, vive una delle più grandi popolazioni di gorilla di montagna del mondo (più di 600 e attualmente in aumento). Ha appena riaperto il mese scorso: era stato chiuso al pubblico per nove mesi dopo alcuni attacchi dei Mai-Mai che hanno provocato diverse vittime fra i ranger e il rapimento di due turisti britannici, Robert Jesty e Bethan Davies, che vennero trattenuti dalla milizia per alcune ore.
Secondo un funzionario del parco, negli ultimi anni 176 guardie sono morte in imboscate perpetrate da bracconieri e gruppi ribelli. I ranger sono reclutati tra la popolazione locale e pagati circa 250 dollari al mese per svolgere un lavoro estremamente rischioso. Il loro apporto per la salvaguardia di alcune specie a rischio, come i gorilla ( con i quali spesso hanno stretto legami profondi), è indispensabile.