La più grande manifestazione mai tenuta in Algeria. Così è stata definita la protesta che ci è tenuta ieri nel Paese. Migliaia di persone di tutte le età si sono radunate ad Algeri, la capitale, per chiedere le dimissioni immediate del presidente Abdelaziz Bouteflika, nonostante abbia rinunciato a candidarsi per un quinto mandato (ma ha rinviato il voto e fino a nuove elezioni rimarrà lui al potere). I manifestanti, tuttavia, accusano il capo di 82 anni di estendere illegalmente il suo mandato.
Sono cinque settimane che la gente scende in strada per chiedere un cambio al potere. Sono gli studenti a guidare le massicce proteste anti-Bouteflika, ma nelle ultime dimostrazioni, secondo quanto riporta la Bbc, c’erano anche molte famiglie. Il clima è sempre stato pacifico anche se ieri la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti che si erano avvicinati troppo agli uffici presidenziali. .
Uno striscione sventolato dai manifestanti ha definiva il presidente «traditore». La maggior parte degli algerini pensa che sia necessario un cambiamento. La metà della popolazione ha meno di 30 anni e la disoccupazione giovanile è altissima. Ciò ha scatenato la rabbia dei dimostranti. «Voglio un futuro migliore», ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters Mohamed Kemime, un ragazzo avvolto nella bandiera nazionale dell’Algeria.
La nomina del nuovo primo ministro Noueddine Bedoui e i piani per formare un governo inclusivo non sono riusciti a placare i manifestanti. Bedoui nella sua prima conferenza stampa ha affermato che il nuovo governo sarebbe stato in carica solo per poco tempo e ha esortato l’opposizione a impegnarsi in un dialogo positivo. Ma gli attivisti hanno detto che non sono pronti a scendere a compromessi o negoziare, per ora. «Quelli che pensano che siamo stanchi hanno torto, le nostre proteste non si fermeranno», ha detto a Reuters Madjid Benzida, un medico leader delle proteste di venerdì. «Siamo completamente stanchi», ha detto alla Bbc Saïd Benselma, regista teatrale in pensione.
L’annuncio nel quale Bouteflika rinunciava a partecipare alle elezioni che avrebbero prolungato il suo potere ventennale è stato inizialmente salutato da manifestazioni di giubilo. Ora, invece, gli attivisti lo vedono come uno stratagemma del Fronte di liberazione nazionale per mantenere il potere.