07/10/14 – Africa – Sviluppo: promesse non mantenute dai paesi più ricchi

di AFRICA

 

La maggior parte delle nazioni più ricche del mondo non ha mantenuto le promesse relative agli aiuti allo sviluppo nel 2013 e solo un terzo del denaro è andato ai paesi più poveri. I contributi dei membri del Comitato di aiuto allo sviluppo (Cas) dell’Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica) sono cresciuti del 5,3 per cento fino ad un record di 131,3 miliardi di dollari nel 2013 dopo due anni consecutivi in declino, riferisce uno studio pubblicato ieri da The One Campaign, organizzazione no-profit che lotta contro la povertà estrema. Ma solo un terzo di questo denaro è andato ai paesi meno sviluppati, la maggior parte dei quali si trova nell’Africa sub-sahariana, nonostante l’alto livello di supporto al nuovo obiettivo che prevede che il 50 per cento di tutti gli aiuti vada alle nazioni più povere, spiega il rapporto di questa organizzazione co-fondata dal musicista irlandese Bono.

Mentre i leader mondiali si preparano a concordare una serie di obiettivi allo sviluppo per il prossimo anno, One ha esortato i paesi ricchi e poveri a pianificare una nuova iniziativa globale contro la povertà estrema a partire dal 2015.

Diciassette dei ventotto paesi del Cas hanno aumentato i loro aiuti allo sviluppo all’estero. Tuttavia, questi incrementi rappresentano solo lo 0,29 per cento della ricchezza nazionale, al di sotto dello 0,7 per cento degli obiettivi delle Nazioni Unite.

Il Regno Unito è diventato il primo paese del Gruppo dei Sette paesi più industrializzati a raggiungere l’obiettivo lo scorso anno, aiutato da un incremento di 3,98 miliardi di dollari nel suo bilancio di aiuti allo sviluppo.

Anche Giappone, Germania, e Norvegia hanno raddoppiato i loro sforzi, ma altri paesi come Francia, Canada e Australia, tradizionalmente in prima linea in questo settore, hanno mostrato delle diminuzioni significative nei loro bilanci per gli aiuti nel mezzo dei diffusi tagli alla spesa pubblica. In questa tendenza anche l’Olanda.

Gli Stati Uniti, il più grande donatore bilaterale del mondo, hanno registrato un netto calo nel loro bilancio di aiuti allo sviluppo (0,19 per cento) rispetto alla ricchezza nazionale.

I governi africani sono in grande ritardo nell’attuazione di programmi volti a rafforzare la lotta contro la povertà estrema, continua One. Solo sei dei quarantatré paesi sub-sahariani hanno raggiunto i loro obiettivi di spesa sanitaria, e solo otto nel settore agricolo. * Luca Pistone – Atlasweb

 

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