Colpo di Stato in corso in Sudan

di Raffaele Masto

Quel che ci si attendeva da almeno una settimana in Sudan, sta accadendo. Un colpo di Stato dei militari è scattato questa mattina all’alba. Il palazzo presidenziale di Karthoum è stato circondato da uomini dell’esercito. Anche le principali strade della città risultano presidiate dalle forze armate, che hanno contemporaneamente occupato la sede della televisione e della radio: le emittenti al momento trasmettono solo musiche militari. La mossa dell’esercito arriva al culmine di settimane di protesta contro il capo dello Stato Omar al-Bashir: anche ieri sera un corteo si è snodato per le vie di Karthoum.

Come detto, ciò che sta accadendo si attendeva ormai da qualche giorno. Anche per i militari, di cui Bashir fa parte, il presidente è diventato ingombrante e impresentabile.  «I militari faranno al più presto una dichiarazione», ha annunciato poco fa uno speaker alla televisione. Forse da questa dichiarazione si capirà se si tratta di un cambio solo cosmetico – la rimozione di Bashir per lasciare tutto immutato – oppure se avverrà un cambiamento più profondo nella geografia del potere e della politica del Paese. Il Sudan si dibatte in una grave crisi economica che ha costretto il regime ad aumentare il prezzo del pane e della benzina. Aumenti che, nello scorso dicembre, hanno fatto scattare le proteste che hanno portato al golpe di queste ore.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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