20/10/14 – Tunisia – Verso legislative, campagna prosegue nel disinteresse

di AFRICA

 

“A parte un paio di comizi più importanti tenuti lo scorso fine settimana e dichiarazioni rilasciate dai pesi massimi della politica tunisina, la campagna elettorale per le legislative di domenica si sta svolgendo in sordina e nel disinteresse della maggior parte della popolazione”: lo riferiscono fonti missionarie contattate dalla MISNA a Tunisi, la capitale, dove a ricordare l’appuntamento con le urne del 26 ottobre sono manifesti elettorali ed elenchi di candidati appesi nei seggi dei vari quartieri.

“La gente è impegnata nelle proprie attività quotidiane come se niente fosse. Sulla carta il voto del prossimo fine settimana è cruciale, ma nei fatti in pochi sembrano, almeno per ora, davvero interessati. L’affluenza alle urne è la grande incognita di questo scrutinio” prosegue l’interlocutore locale, precisando che “come nell’ottobre 2011 (prime legislative dopo la caduta del regime di Ben Ali, ndr) si ha la sensazione che Ennahda (partito islamico vincitore del voto di tre anni fa, ndr) sia la forza politica che più delle altre riesce a mobilitare i propri sostenitori”.

Per le legislative, l’Istanza superiore incaricata di organizzare il voto in Tunisia (Isie) ha autorizzato 1327 liste elettorali, con un totale di 13.000 candidati in lizza. Per le presidenziali, in agenda per il 23 novembre, hanno invece ottenuto il via libera 27 candidature sulle 70 presentate. Il nuovo ciclo elettorale è considerato cruciale per porre fine alla lunga transizione aperta con la Rivoluzione dei Gelsomini nel 2011 e dare al paese del Nord Africa istituzioni perenni.

Sabato scorso a Kairouan (o Qayrawan) si è tenuto l’atteso comizio di Beji Caid Essebsi, leader di Nidaa Tounes, mentre a Sfax, seconda città del paese, a salire sul palco è stato Rached Ghannouchi, leader di Ennahada, che non ha presentato alcun candidato alle presidenziali e punta tutte le sue forze sulle legislative. Chi otterrà la maggioranza in parlamento sarà chiamato a formare una nuova squadra di governo. In Tunisia i sondaggi sono vietati durante il periodo elettorale, ma per media e osservatori politici i favoriti alle legislative sono Ennahda e i diretti avversari laici del partito Nidaa Tounes.

Intanto, guardando all’appuntamento elettorale del 23 novembre, il presidente uscente Moncef Marzouki si è detto “fiducioso”, sottolineando, in un’intervista all’emittente televisiva privata al Hiwar Ettounsi, che “la Tunisia ha già attuato il 50% degli obiettivi della rivoluzione e in un periodo di tempo record”. – Misna

 

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