20/10/14 – Nigeria – Fragile tregua, scontri esercito-Boko Haram 30 morti

di AFRICA

 

In Nigeria crescono i dubbi sulla tregua tra l’esercito e Boko Haram annunciata venerdi’ scorso dal governo. Almeno 25 miliziani del gruppo jihadista sono rimasti uccisi domenica nei combattimenti con i militari nigeriani nel nord-est del Paese africano. Cinque civili sono morti invece in un’altra localita’ della stessa regione, secondo quanto riferito da fonti militari e locali.

La cessazione delle ostilita’ che secondo l’esecutivo di Abuja sarebbe stata negoziata in Ciad non sembra quindi trovare riscontro nella realta’. Nel weekend si sono registrati almeno altri sei attacchi da parte di Boko Haram che hanno causato diverse decine di morti. Nessuna notizia neppure delle 219 liceali rapite sei mesi fa nella loro scuola di Chibok, di cui sarebbe imminente la liberazione che secondo alcune fonti poteva avvenire gia’ oggi.

Un portavoce del governo ha dichiarato che i combattimenti di domenica potrebbero essere stati innescati da bande criminali. A smentire questa tesi c’e’ la versione di un ufficiale dell’Esercito nigeriano. “I militanti di Boko Haram domenica sera hanno provato a entrare nella citta’ di Damboa attraverso Alagarno, un rifugio del gruppo islamico – racconta l’ufficiale – ma i soldati li hanno respinti. I nostri uomini gli hanno sparato, ammazzandone 25. Se non lo avessero fatto, i ribelli sarebbero entrati a Damboa, seminando il terrore in una citta’ che sta ancora cercando di risollevarsi sulle sue stesse rovine”. Damboa e’ stata per mesi teatro dei combattimenti tra i militanti di Boko Haram e l’esercito. A luglio era stata conquistata dal gruppo islamico, poi con una contro-offensiva era stata liberata.

Ora c’e’ chi sostiene che non tutti i militanti di Boko Haram siano stati coinvolti nell’accordo per la tregua che di fatto non viene rispettata da alcune fazioni del gruppo. Di questo e’ convinto Bulama Mali Gubio, portavoce del Borno Elders Forum, un’associazione di ufficiali dell’esercito.

Secondo lui e’ addirittura possibile che le persone con cui sta negoziando il governo non siano militanti di Boko Haram, ma dei millantatori. (AGI) .

 

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