I 95 anni di Kaunda, leader indipendentista zambiano

di Enrico Casale
Kenneth Kaunda

Kenneth Kaunda, presidente fondatore dello Zambia ed eroe della liberazione dal colonialismo, ha festeggiato il suo 95esimo compleanno.

Kaunda, che ha governato il Paese dell’Africa meridionale per 27 anni prima di lasciare il potere nel 1991, ha festeggiato insieme agli ex presidenti Bakili Muluzi (Malawi), Joaquim Chissano (Mozambico), Ali Hassan Mwinyi (Tanzania), Festus Mogae (Botswana) e Sam Nujoma e Hifukepunye Pohamba (Namibia).

Anche il presidente dello Zambia, Edgar Lungu, e l’ex leader del Paese, Rupiah Banda, hanno partecipato al banchetto a Lusaka.

Kaunda, che ha cantato la sua canzone Tiyende Pamodzi (Let’s Move Together), ha anche invitato all’amore fraterno tra l’umanità. Ha dichiarato: «Ama il Signore con tutto il tuo cuore, anima e mente. Ama il tuo prossimo come ami te stesso».

Kaunda, uno dei pochi membri sopravvissuti della lotta di liberazione, è riverito nell’Africa meridionale per il ruolo che ha svolto nell’assicurare ai Paesi confinanti l’indipendenza dai loro colonizzatori.

Oltre a essere stato presidente dello Zambia (dal 1964 al 1991), ha rivestito la carica di segretario del Movimento dei Paesi non allineati (dal 10 settembre 1970 al 9 settembre 1973) e, per due volte, di presidente dell’Organizzazione dell’unità africana (dal 1º settembre 1970 al 21 giugno 1971 e dal 27 luglio 1987 al 25 maggio 1988). Nel 1991, Kaunda ha dato volontariamente le dimissioni, indicendo per la sua successione elezioni democratiche multipartitiche. Le elezioni sono poi state vinte dal Movement for Multiparty Democracy (Mmd), e Frederick Chiluba divenne il nuovo presidente dello Zambia il 2 novembre. Da allora, Kaunda si è dedicato ad attività caritative e umanitarie.

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