La Civilian Joint Task Force (Cjtf), una milizia locale che aiuta le forze di sicurezza nigeriane nella lotta contro la ribellione jihadista nella Nigeria nordorientale, ha liberato 894 bambini, incluse 106 ragazze, a Maiduguri. La Cjtf si è formata nel 2013 con l’obiettivo di proteggere le comunità dagli attacchi e prevenire il reclutamento e l’uso dei bambini nel conflitto.
«I bambini del Nord-est della Nigeria hanno sopportato il peso di questo conflitto. Sono stati usati da gruppi armati come combattenti e non combattenti. Molti piccoli sono stati testimoni di morte, uccisioni e violenze. Questa partecipazione al conflitto ha avuto gravi implicazioni sul loro benessere fisico ed emotivo», ha dichiarato Mohamed Fall, rappresentante dell’Unicef in Nigeria e co-presidente della task force nazionale delle Nazioni Unite per il monitoraggio e la segnalazione delle gravi violazioni dei diritti dei bambini.
I bambini e i giovani rilasciati beneficeranno di programmi di reintegrazione per aiutarli a tornare alla vita civile, cogliere nuove opportunità per il proprio sviluppo e contribuire a portare una pace duratura in Nigeria come cittadini del loro Paese. Senza questo sostegno, molti dei bambini rilasciati da gruppi armati faticano a inserirsi nella vita civile, poiché la maggior parte non è istruita e non consegue competenze professionali.
Nel conflitto armato in corso nel Nord-est della Nigeria, tra il 2013 e il 2017 più di 3500 bambini sono stati reclutati e utilizzati da gruppi armati irregolari. Altri sono stati rapiti, mutilati, violentati e uccisi.