Al Cairo ci sono stati «diversi feriti» – almeno 17 secondo le prime informazioni, ma probabilmente molti di più – per l’esplosione di un ordigno nei pressi del Grande Museo, quello in costruzione nei pressi delle piramidi di Giza. L’ordigno è esploso al passaggio di un bus pieno di turisti.
Fonti ufficiali dicono essersi trattato dell’esplosione di un ordigno nascosto lungo la strada. I feriti sarebbero, secondo il primo bilancio, «dieci egiziani e sette sudafricani». Lo scrive un tweet di Al Jazeera citando «fonti della sicurezza egiziane». Altre informazioni attendibili in circolazione al Cairo, nel confermare che i turisti stranieri coinvolti sono sudafricani, parlano però di 25 feriti.
Non si conosce ancora la dinamica dell’attentato. Certo è che chi ha piazzato l’ordigno voleva e vuole colpire il turismo, una della principali fonti del bilancio egiziano. In passato si sono già registrati attentati di questo tipo in altre zone del Paese. Autori, allora, erano stati i membri di milizie jihadiste che si oppongono all’attuale governo guidato dal presidente al-Sisi.