Il 92enne presidente tunisino Beji Caid Essebsi, ricoverato per un malore giovedì, sta migliorando «significativamente». Un portavoce ha dichiarato che la sua salute è migliorata in modo significativo e che il capo dello Stato ha chiamato il ministro della Difesa per discutere della situazione nel Paese.
Essebsi ha svolto un ruolo di primo piano nel cammino verso la democrazia in Tunisia dopo che Zine El-Abidine Ben Ali è stata cacciato nel 2011 dai manifestanti della Rivoluzione dei gelsomini. In patria conta però molti nemici, che non si stancano di ripetere che Essebsi appartiene al passato ed è il simbolo di uno Stato repressivo.
Essebsi ha annunciato che alle elezioni di ottobre non si ricandiderà, sostenendo che qualcuno più giovane dovrebbe assumersi la responsabilità al suo posto.
Intanto proseguono le indagini sugli attacchi terroristici avvenuti giovedì 27 giugno a Tunisi. Nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del polo antiterrorismo, Sofien Sliti, ha annunciato l’identificazione di uno dei kamikaze, l’uomo che si è fatto esplodere vicino alla direzione della polizia giudiziaria a El Gorjani.
L’attentatore si era fatto esplodere alle 11.20 circa, quando gli agenti della sicurezza stavano partendo per recarsi sul luogo del primo attacco, avvenuto su Avenue de France, nel centro di Tunisi. Il presunto terrorista si era avvicinato sul retro della sede della direzione della sicurezza di El Gorjani a bordo di una bicicletta, da cui è sceso per entrare all’interno della struttura da dove stavano uscendo i mezzi. Il kamikaze ha azionato la cintura esplosiva dopo che gli agenti della sicurezza lo avevano fermato.
Nel secondo attacco, sei tra agenti e dirigenti sono rimasti feriti. Il primo, invece, è avvenuto alle 10.50 circa vicino a una pattuglia degli agenti della sicurezza vicino all’Avenue de France, uccidendo un agente e ferendo un militare e un civile.