Sulla Grande Île tre imprenditori francesi hanno iniziato una produzione di caviale. Un prodotto di lusso e insolito che contrasta con la povertà della popolazione malgascia. Oggi, il loro stabilimento di produzione impiega 300 persone.
Sul Lago Mantasoa, arroccato a 1400 metri di altitudine a est della capitale Antananarivo, questi francesi hanno creato la culla del caviale made in Madagascar, fatto con uova di storioni africani.
Delphyne Dabezies, a capo della compagnia Rova Caviar, concorda sul fatto che la scommessa non è stata vinta in anticipo. «L’operazione non era ritenuta realizzabile, siamo stati giudicati un po’ male e irrisi dalle persone. Abbiamo però avuto tempo e modo di dimostrare loro che era una cosa seria. E oggi il caviale Madagascar è l’unico caviale prodotto in Africa e nell’Oceano Indiano».
È nel 2009 che l’idea di produrre caviale malgascio è nata nella mente dell’imprenditrice, di suo marito Christopher e del loro partner Alexander Guerriero. I tre imprenditori francesi stanziati in Madagascar hanno capito il potenziale di un eventuale commercio estero quando hanno visto un allevamento di storioni in Francia.
Il Madagascar è subito sembrato loro un terreno ideale e fertile. «Questo Paese ha terreni del tutto eccezionali, con prodotti rari come cacao, vaniglia, gamberetti organici o litchi – afferma il Ceo a France24 – abbiamo quindi pensato di poter aggiungere, a queste già feconde produzioni regionali, caviale e storione».
Prima di tutto è stato necessario formare il personale sulla tecnica di produzione e poi organizzare la catena di produzione. Gli storioni vengono importati dalla Russia sotto forma di uova fecondate, che si schiudono a Mantasoa dove poi gli storioni vengono allevati.
La maturazione del caviale richiede maestria e pazienza. Le prime uova importate sono arrivate a Mantasoa nel 2013. I primi grammi di caviale sono stati distribuiti dall’industria solo il 26 giugno 2017, giorno della festa nazionale malgascia.
Superata la prova del palato, il prodotto raggiunge gli espositori dei negozi della Grande Isola e delle vicine, Mauritius, Seychelles o La Riunione. Il target è formato da turisti e facoltosi. Il paradosso è che, in un Paese in cui nove abitanti su dieci vivono con meno di 2 dollari al giorno, il caviale malgascio si vende a 100 euro l’etto (da due a tre volte meno che in Francia).
Sul mercato delle piccole uova nere vendute a prezzo d’oro, il Madagascar è ancora lontano dal trio di testa: Cina, Italia, Francia. Dallo stabilimento malgascio lo scorso anno è uscita una tonnellata di caviale, una briciola nel mercato mondiale, pari a 340 tonnellate nel 2017, ma il prodotto è piaciuto e la produzione è stata smerciata in poche settimane.