Il presidente egiziano Abdul Fattah al-Sisi ha concesso più ampi poteri ai militari in risposta a recenti attacchi nel Sinai che hanno causato 30 morti tra i soldati. Secondo un portavoce della presidenza, i militari potranno ora più liberamente garantire la sicurezza di siti sensibili come impianti energetici, strade e ponti.
Alcuni osservatori hanno contestato la nuova legge considerandola un pretesto per consentire ai militari di controllare ancor più strettamente il paese.
Dopo gli attacchi in Sinai, al-Sisi ha dichiarato lo stato d’emergenza che dovrebbe durare tre mesi. il portavoce della presidenza ha insistito sul fatto che le leggi non serviranno a imbrigliare le proteste politiche ma i gruppi terroristici.
L’Egitto sta vivendo una fase molto turbolenta della sua vita politica: dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak, e l’estromissione dal potere del presidente Mohamed Mursi, i militari hanno preso il controllo e l’ex capo di Stato maggiore dell’esercito ha vinto le ultime elezioni presidenziali. Nel frattempo, i militari hanno anche inferto un duro colpo ai Fratelli musulmani, imprigionandone i vertici e centinaia di sostenitori. – Atlasweb