Libia, aerei di Haftar colpiscono un ospedale

di Enrico Casale
Libia miliziano

Dopo l’attacco a un campo profughi, avvenuto alcune settimane fa, un raid aereo ha ucciso cinque medici in un ospedale nella periferia sud della capitale libica Tripoli. Il velivolo da guerra che ha compito l’azione appartiene a Khalifa Hafta, il generale che comanda l’Esercito nazionale libico (Lna) che ha sede a Bengasi. L’Lna non ha commentato.

La Libia vive in una condizione di insatbilità dalla caduta di Muammar Gheddafi nel 2011. Ad aprile è scoppiata una guerra aperta tra i miliziani del Governo di intesa nazionale (Gna), sostenuto dall’Onu e guidato dal primo ministro Fayez al-Sarraj, e quelli dall’Lna di Khalifa Haftar. Dall’inizio degli scontri, sono morte almeno 1.100 persone secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Dopo i primi successi del generale Haftar, i combattimenti sono rimasti bloccati nella periferia di Tripoli, la capitale libica, con entrambe le parti che ricorrono ad attacchi aerei per fiaccare la resistenza nemica.

Il bombardamento di sabato, oltre ai cinque morti, ha ferito sette persone, tra cui alcuni soccorritori, ha detto Lamine al-Hashem, portavoce del ministero della Salute. «È stato un colpo diretto contro l’ospedale da campo che era pieno di medici e infermieri», ha aggiunto Hashemi. L’attacco è stato il terzo a colpire un ospedale nel Sud della capitale, riferisce Afp.

Anche i migranti africani, che usano la Libia come punto di passaggio chiave per l’Europa, sono stati coinvolti nei combattimenti. Il Gna ha incolpato l’Lna per l’attacco aereo del mese scorso in un centro di detenzione che ha ucciso almeno 50 migranti. Tuttavia, l’LNA ha affermato di aver attaccato un campo filo-governativo vicino al centro e che le forze filo-governative hanno sparato proiettili in risposta e che il centro migranti è stato colpito per caso.

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha affermato che l’attacco potrebbe costituire un crimine di guerra.

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