Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha citato in giudizio 80 persone, molte delle quali cittadini nigeriani, accusate di aver cospirato per rubare almeno 46 milioni di dollari attraverso truffe online.
Secondo quanto riferito dalla BBC, almeno 77 delle persone proverrebbero dalla Nigeria. In particolare, gli accusati avrebbero usato tecniche come la ‘Business email compromise’ per truffare via web persone anziane. Il meccanismo prevedeva di raccogliere fondi attraverso truffe telematiche, e di riciclarci grazie a conti intestati a due persone nigeriane. Il giro di affari toccherebbe, stando alle indiscrezioni, i sei milioni di dollari.
L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto centrale della California ha dichiarato che 14 dei sospetti truffatori sono stati arrestati negli Stati Uniti, di cui 11 arrestati nella regione di Los Angeles. Gli altri vivrebbero all’estero, la maggior parte dei quali proprio in Nigeria.
I pubblici ministeri statunitensi responsabili ritengono che si tratti di uno dei “casi più grandi del suo genere mai venuti alla luce nella storia degli Stati Uniti”. L’FBI ha iniziato a indagare sul caso nel 2016 concentrando la ricerca su un unico conto bancario, ed estendendo in seguito le indagini a molteplici clienti e conti, con vittime negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
Secondo quanto riferito dall’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti nel Distretto Centrale della California in un comunicato stampa, tutti gli 80 imputati sono stati accusati di concorso in estorsione e reciclaggio di denaro, il tutto aggravato dal “furto di identità”
I ladri informatici, che operavano soprattutto da Los Angeles e dalla Nigeria, avevano messo in piedi un meccanismo di truffe basate su false relazioni sentimentali, in cui le vittime finivano per perdere decine di migliaia di dollari, e sulle cosiddette Business Email Compromise in cui il truffatore chiede di fare un bonifico su conti bancari appositi.