La Liberia rischia di essere esclusa dalla partecipazione all’Iniziativa internazionale per la trasparenza delle industrie estrattive (EITI) se il governo di Monrovia non applicherà in modo tempestivo le misure correttive richieste.
Ad affermarlo sono i funzionari dell’EITI che si sono recati in Liberia per una missione di valutazione ed esaminare i progressi compiuti nell’attuazione delle azioni correttive concordate con l’organismo che promuove uno standard di riferimento per la trasparenza nella gestione delle risorse naturali.
“Se le misure urgenti non vengono attuate in modo tempestivo, ci sono rischi significativi che la Liberia non sarà più membro dell’EITI”, ha detto il direttore responsabile per l’Africa dell’organismo, Bady Balde, aggiungendo che sarà fatto tutto il possibile per evitare questo scenario.
Balde ha specificato che “se il Paese venisse escluso dall’EITI, questo priverebbe il governo liberiano e tutte le parti interessate di un importante strumento di trasparenza, responsabilità e riforme dei settori petrolifero, del gas, minerario, forestale e agricolo”.
L’esclusione, secondo i media specializzati, potrebbe limitare le possibilità del paese di assumere prestiti da istituzioni finanziarie internazionali come Banca mondiale e Fondo monetario internazionale (FMI) e, allo stesso tempo, limitare le sue possibilità di attrarre società internazionali nel settore estrattivo.
[Redazione InfoAfrica]