Nell’ultima tappa del suo viaggio africano (che ha toccato Madagascar e Mozambico), papa Francesco ha sostato nell’Isole Mauritius. Nel corso della messa, celebrata di fronte a quasi 100.000 fedeli, papa Francesco si è rivolto ai giovani.
Papa Francesco ha dedicato lunghi passaggi della sua omelia ai giovani mauriziani. Coloro che, nonostante la crescita economica dell’isola, soffrono, sono disoccupati, hanno un futuro incerto e sono senza punti di riferimento nelle nuove forme di schiavitù del ventunesimo secolo.
Il pontefice ha indagato sul male principale che sta devastando la società mauriziana: la dipendenza da droghe che colpisce sempre più giovani alle Mauritius. Ha chiesto alla società mauriziana di «imparare la lingua di questi giovani, per proteggerli dai mercanti della morte».
Sorprendentemente, durante questa Messa, il leader vaticano non ha parlato del tessuto sociale di Mauritius e del modello di coesione che esiste sull’isola tra le diverse comunità. Nelle isole infatti convivono popolazioni di origine e di fedi diverse senza problemi di razzismo. Le Mauritius sono l’unico Paese del continente africano in cui la religione prevalente è l’induismo portato sul posto dagli indiani fatti arriva sul posto dai colonizzatori britannici.
Ieri sera, papa Francesco è tornato in Madagascar e oggi lascerà l’Isola rossa per tornare a Roma.