Il nuovo governo del Sudan, il primo da quando l’ex dittatore Omar al-Bashir è stato deposto ad aprile in seguito a mesi di proteste, ha giurato davanti al giudice della più alta Corte del Paese.
Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, il nuovo esecutivo, guidato da Abdalla Hamdok, è composto da 18 ministri, tra cui 4 donne, una responsabile del dicastero degli Esteri, Asmaa Abdalla, la prima volta nella storia del Paese. Il governo è frutto dell’accordo tra i militari e gli attivisti pro-democratici. Il neo premier, Abdalla Hamdok, sta ancora negoziando con le Forze per la libertà e il cambiamento gli ultimi due ministeri rimasti vacanti. «Oggi inizia una nuova tappa nella storia del Sudan – ha dichiarato il primo ministro –. Stiamo cercando di porre fine alla guerra e [vogliamo] raggiungere una pace sostenibile».
Sul fronte della giustizia, l’udienza del processo a carico di Bashir è stata aggiornata al 14 settembre. Nell’udienza di sabato, hanno deposto due testimoni a favore della difesa. I due hanno affermato che parte del denaro dato all’ex presidente dal principe saudita, e per il quale è sotto processo per corruzione e riciclaggio di denaro, è stata donata da Bashir a un gruppo paramilitare, e non spesa per affari personali.