La Namibia ha liberalizzato il settore dell’Energia per attrarre investitori ed, entro i prossimi due anni, puntare a produrre almeno il 60% dell’energia che il paese consuma.
Lo riferisce l’agenzia di stampa cinese, Xinhua, citando il ministro delle Miniere e dell’Energia namibiano Tom Alweendo, il quale ha dichiarato che il paese ha liberalizzato il settore energetico per consentire ai produttori indipendenti di energia e alle società di energia rinnovabile di entrare nel mercato dell’energia.
Attualmente, la produzione energetica della Namibia è basata sulle importazioni di energia elettrica dallo Zimbabwe e dal Sudafrica, una situazione che, secondo Alweendo, ha ritardato l’industrializzazione del paese.
“Abbiamo messo in atto misure diverse e identificato progetti prioritari per assicurarci di sostenere la produzione energetica entro il 2021. Ci siamo allontanati dal monopolio in cui Nampower, di proprietà statale, era il solo acquirente di energia e oggi abbiamo consentito ad altri consumatori di acquistare direttamente l’energia elettrica dai produttori ” ha detto ancora il ministro citato da Xinhua.
[Redazione InfoAfrica]