In Sudafrica è morto Peter Mathebula, il primo sudafricano nero a vincere un titolo mondiale di boxe. Mathebula è entrato nella storia nel 1980 quando ha battuto Tae-Shik Kim della Corea del Sud nella lotta per il titolo della World boxing association, categoria pesi mosca, a Los Angeles (Stati Uniti).
Soprannominato «Terror» per la sua velocità e spitatezza sul ring, era cresciuto nella provincia Nord-Ovest del Sudafrica. Da ragazzo, avrebbe voluto giocare a calcio, ma il caso lo portatò sul ring a nove anni. Da allora non ne è più sceso.
A 19 anni affrontò il suo primo match amatoriale e poco dopo diventò professionista. Il suo rivale storico era Joe Ngidi, campione dei pesi mosca nel 1975. Nel 1976 Mathebula lo sfidò e lo batté soffiandogli il titolo. La sua vittoria del titolo mondiale nel 1980 fu, senza dubbio, il momento più alto della sua carriera, facendogli guadagnare fama e consenso in un Sudafrica stretto nella morsa della segregazione razziale.
Tre anni dopo le regole che vietavano ai pugili bianchi e neri di competere uno contro l’altro furono revocate. «Penso sia un sogno – aveva dichiarato a un quotidiano -. Sono quasi svenuto dalla gioia». Si ritirò dalla boxe tre anni dopo, a 31 anni, ma continuò ad allenare aspiranti pugili.
«La leggenda è andata avanti, viva la leggenda – ha detto domenica ai media locali il presidente della federazione della boxe sudafricana, Tsholofelo Lejaka -. Non solo Terror è stato un pioniere‚ ma era un gentiluomo».
Mathebula era malato da tempo, ha detto alla sorella Dianah Tlhale all’emittente Sabc. È morto all’ospedale di Leratong sabato sera.