Benché sia ancora prematuro tracciare bilanci, la Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa (Uneca) ha reso pubblico uno studio in cui prova a stimare l’impatto economico sul continente della crisi legata al coronavirus.
«L’Africa potrebbe perdere la metà del suo Pil con una crescita che potrebbe passare da un’iniziale stima del 3,2% a circa il 2% a causa di una serie di ragioni che includono l’interruzione delle catene di approvvigionamento globali», ha affermato la segretaria esecutiva di Uneca, Vera Songwe, aggiungendo che l’interconnessione del continente alle economie colpite di Unione Europea, Cina e Stati Uniti stanno causando effetti a catena.
Secondo le previsioni, il continente avrà bisogno di un aumento imprevisto della spesa sanitaria fino a 10,6 miliardi di dollari per ridurre la diffusione del virus, mentre dall’altro lato le perdite di entrate potrebbero portare a un debito in molti casi non sostenibile.
Tra i settori maggiormente colpiti ci saranno quello degli idrocarburi, il turismo e il flusso delle rimesse.
A svolgere una funzione mitigatrice potrebbe invece essere l’entrata in vigore dell’Area di libero scambio continentale con impulso ai settori del farmaceutico e dell’alimentare di base
[Redazione InfoAfrica]