Sudafrica | Il Covid-19 arriva nelle carceri

di Enrico Casale
detenuti in sudafrica

La condizione dei detenuti è un dramma nel dramma dell’epidemia di coronavirus in Sudafrica. Il numero dei carcerati positivi al Covid-19 è aumentato di 49 in due giorni nel Centro correttivo di East London. Ad essi si aggiungono 23 funzionari della prigione anch’essi infettati.

Il primo caso è stato segnalato il 6 aprile dopo che un funzionario che aveva partecipato a un funerale era risultato positivo. Un altro funzionario è risultato positivo due giorni dopo e sono iniziati i test di massa presso la struttura. Il portavoce del Dipartimento delle carceri ha dichiarato che il centro di correzione è stato disinfettato e che gli operatori sanitari monitorano e gestiscono coloro che sono risultati positivi.

Anche il Centro correttivo di Saint Albans a Port Elizabeth ha avuto il suo primo caso confermato dopo che un funzionario è risultato positivo, mentre è stato infettato un altro funzionario della sede centrale del Dipartimento delle carceri a Tshwane.

Il portavoce del Dipartimento Singabakho Nxumalo ha dichiarato a News24 che si sta effettuando una attenta ricerca dei contatti avuti dai contagiati ma che non dovrebbe esistere alcun collegamento tra Saint Albans e East London.

«Con l’aumentare del numero di persone infette – ha detto Nxumalo -, è stato attivato il piano di contenimento dell’epidemia e di trattamento dei malati previsto dal programma di gestione delle catastrofi del dipartimento. Stiamo esaminando i casi confermati e stiamo predisponendo l’isolamento di coloro che risultano positivi ai test. Finora solo due centri su 243 hanno riportato casi positivi. Pertanto, è fondamentale che rimangano in vigore misure di prevenzione per evitare che altri centri siano contagiati dal Covid-19».

Condividi

Altre letture correlate: