Tunisia | Jihadisti, Covid-19 contro la polizia

di Enrico Casale
poliziotti tunisini

Il Covid-19 come un’arma. È quanto ha progettato una coppia di tunisini (di cui uno legato ai gruppi jihadisti) che voleva colpire la polizia infettando gli agenti con il coronavirus. Il piano è però stato sventato dagli stessi agenti.

A dire il vero, il piano era molto rozzo, niente a che vedere con i piani di guerra batteriologica o chimica. Secondo il ministero degli Interni di Tunisi, il sospetto jihadista – recentemente rilasciato dal carcere – aveva cercato di incoraggiare coloro che erano stati infettati dal virus a tossire sulla polizia e sui funzionari della sicurezza.

L’altro uomo, quando è stato interrogato dalla polizia, ha riferito che gli è stato detto di tossire deliberatamente ovunque per infettare più agenti possibili. L’individuo, subito dopo il fermo, è stato sottoposto a tampone per verificare se abbia o meno contratto il Covid-19.

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