Costretti a stare a casa, è il momento ideale per informarsi su itinerari e proposte di viaggio in modo da essere pronti a viaggiare non appena sarà di nuovo possibile. Abbiamo quindi deciso di proporvi una meta poco considerata ma davvero sorprendente: il Congo.
Attraversato dal maestoso fiume Congo, l’omonimo Paese è caratterizzato dalla massiccia presenza di terre vergini e giungle rigogliose abitate da gorilla e scimpanzé che lo rendono la meta ideale per gli amanti della natura e dell’ecoturismo.
Il Congo-Brazzaville, così chiamato per non confonderlo con l’adiacente Repubblica Democratica del Congo, vanta infatti tre meravigliosi (e poco frequentati) parchi nazionali dove, circondati da bush, è possibile avventurarsi alla ricerca dei tipici animali africani.
Il Parc National Nouabalé-Ndoki nel 2012 è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. Fondato nel 1993, a nord del Congo, si distingue per i quasi 4.000 km2 di foresta pluviale tropicale incontaminata popolata da oltre 300 specie di uccelli, 1.000 specie di piante e tantissimi animali. La National Geographic Society ha infatti osservato che il parco potrebbe avere la più grande concentrazione di vita selvaggia per miglio quadrato di qualsiasi luogo in Africa. Le specie più importanti sono i primati: scimmie colobus, i gorilla di pianura in via di estinzione, gli scimpanzé e le scimmie guenon accompagnate dal raro elefante della foresta africana, il bufalo della foresta e il leopardo. Visitare questo parco significa fare un’esperienza unica nel cuore autentico dell’Africa.
Il Parc National Conkouati-Douli è invece il più variegato per biodiversità dei parchi del Congo e comprende l’unica area marina protetta del Paese. Le sue spiagge sono tra le più importanti al mondo per la nidificazione di tartarughe liuto (Dermochelys coriacea, la tartaruga più grande al mondo). Il Parco Nazionale ospita una vasta fauna tipica degli ecosistemi forestali con abbondanza di elefanti, bufali, gorilla, leopardi, scimpanzé, maiali rossi e mandrilli.
Il Parc National d’Odzala è, infine, la riserva più accessibile: offre infatti campi tendati e infrastrutture turistiche di buona qualità. L’ideale per avvistare i grandi mammiferi africani e i gorilla di pianura occidentale nel loro habitat naturale.
Tra la visita di un parco e l’altra, una sosta a Brazzaville è sempre un’ottima idea: partner economico di Kinshasa (capitale della RDC che si trova sull’altra sponda del fiume), offre la possibilità di fare passeggiate lungo la riva del Congo, degustare buon cibo nei numerosi ristoranti che animano la città e ammirare i numerosi esempi di architettura modernista. Immancabile una passeggiata su La Corniche, un meraviglioso terrapieno moderno che offre una suggestiva vista sul fiume Congo fino alla vicina Kinshasa. La Corniche termina presso l’imponente Ponte del 15 agosto 1960 che collega il centro di Brazzaville al palazzo presidenziale. Illuminato di notte, è un vero spettacolo.
Il Congo è la meta ideale per gli amanti dell’avventura ma anche per tutti coloro che, dopo mesi di quarantena, vogliono confrontarsi con la magia di un Viaggio nel cuore dell’Africa e nel profondo dell’anima.
(Valentina Giulia Milani)