In Africa, la crisi economica causata dall’epidemia di coronavirus potrebbe gettare milioni di persone nella condizione di estrema povertà. Lo ha denunciato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sollecitando «la solidarietà globale» con il continente.
«La pandemia minaccia il progresso africano – ha affermato in una dichiarazione che accompagna uno studio delle Nazioni Unite con raccomandazioni per il continente africano-. Aggraverà le disuguaglianze di antica data e aumenterà la fame, la malnutrizione e la vulnerabilità alle malattie».
«I Paesi africani dovrebbero anche avere un accesso rapido, equo ed economico a qualsiasi vaccino e trattamento, che devono essere considerati beni pubblici globali», ha aggiunto. Complimentandosi per la tempestività delle misure per il contenimento del virus messe in atto nel continente, il segretario generale dell’Onu ha osservato che lì la pandemia è ancora agli inizi e che potrebbe essere fermata tempestivamente.
Il rischio è che il rallentamento dell’economia mondiale possa portare a un tracollo delle economie del continente. Molte nazioni legano ancora il loro sviluppo allo sfruttamento delle materie prime e non alla loro trasformazione. Si trovano così in balia delle quotazioni, fissate sui mercati internazionali, delle risorse. Il caso più eclatante è quello del petrolio che, nelle scorse settimane, ha fatto registrare quotazioni negative. Il rischio è che queste quotazioni possano portare con sé una drastica riduzione delle entrate di Paesi importanti come la Nigeria, l’Angola, il Mozambico, il Gabon, l’Algeria. E ciò si abbatterebbe su popolazioni già prostrate da anni di tagli nelle prestazioni sociali e sanitarie e i cui redditi sarebbero ulteriormente intaccati.