Pochi lo sanno, ma, prima di scegliere la scrittura, John Maxwell Coetzee aveva avuto l’intenzione di diventare fotografo. «Leggevo libri sulla fotografia e mi sforzavo di imitare al meglio il tipo di immagini che vedevo su Life e altre riviste – ricorda lui stesso in un’intervista del 2017 –. Credo che a interessarmi fosse la possibilità di essere presente nel momento in cui la verità si rivela, un momento che in parte si scopre e in parte si crea».
Prima di scrivere ricostruisce e documenta questa fase della sua vita. Lo sguardo del giovane Coetzee, mediato dalla sua fotocamera Wega, offre una chiave di lettura visuale e storica non solo del Sudafrica degli anni Cinquanta ma anche della formazione del futuro premio Nobel.
Contrasto, 2020, pp. 183, € 22,90